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Focus e Primi Piani

Malattie Infettive: l'AOU Marche in prima linea per contrastare la resistenza ai farmaci

lun 04 ago, 2025
Malattie Infettive: l’AOU Marche in prima linea pe

Malattie Infettive: l’ AOU Marche in prima linea per contrastare la resistenza ai farmaci

La battaglia degli infettivologi contro le sepsi farmaco-resistenti per contrastare il rischio di un ritorno a una fase pre-antibiotica. La comunità scientifica sta cercando di contrastare il fenomeno, in forte aumento, e la lotta è quotidiana anche all'interno dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche grazie al lavoro, silenzioso, delle due unità operative di Malattie Infettive. Al loro vertice ci sono il dottor Marcello Tavio -  Direttore delle Malattie Infettive Emergenti e degli Immunodepressi e Direttore del Dipartimento Gastroenterologico e dei Trapianti -  e il professor Andrea Giacometti, Direttore della Clinica di Malattie Infettive Tropicali, Parassitologia, Epatiti Croniche: il nucleo di riferimento regionale.

Un impegno quotidiano e costante che va al di là dei casi che periodicamente attraggono con particolare attenzione l'opinione pubblica, dalla Dengue al batterio 'Mangia carne', dal virus West Nile a quello della Chikungunya: “Le Malattie Infettive non entrano in gioco soltanto quando è necessario gestire delle emergenze, quando alcuni casi finiscono in televisione _ spiegano il dottor Tavio e il professor Giacometti _. Al di là di quanto accaduto negli anni scorsi con l'evento planetario della pandemia Covid e, appunto, delle emergenze temporanee, c'è una normalità da gestire. Quando le Malattie Infettive non sono sotto i riflettori è il momento in cui ci possiamo occupare di questa 'normalità' che oggi racconta la delicatezza della situazione in materia di antibiotico resistenza. La popolazione invecchia sempre di più e con essa crescono i germi resistenti a tutto. Se gli antibiotici smettono di funzionare siamo di fronte al rischio di tornare alla fase precedente alla loro scoperta; per risolvere un problema simile serve il lavoro di tutti, in particolare degli infettivologi. Ecco perché assumerne oggi rappresenta un investimento per il futuro della sanità pubblica che cura e salva persone affette proprio da patologie correlabili”.

 

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