Fibrosi Cistica

La Fibrosi Cistica (FC) è una malattia che in molte popolazioni europee colpisce circa 1 bambino su 2.500.
Oggi in Italia si possono contare più di 5.000 pazienti affetti da FC.

La Fibrosi Cistica è una malattia a trasmissione autosomica recessiva che colpisce in egual misura entrambi i sessi. La malattia si manifesta nei soggetti che hanno ereditato due geni della fibrosi cistica, uno da ciascun genitore. I soggetti che presentano una mutazione solo in una copia del gene della fibrosi cistica sono detti “portatori sani (eterozigoti)” e sono perfettamente normali. Un bambino affetto da fibrosi cistica può nascere solo quando entrambi i genitori sono “portatori” di una mutazione del gene della fibrosi cistica (gene CFTR).

I sintomi e la gravità della malattia variano notevolmente da una persona all’altra. La fibrosi cistica colpisce molti organi, ma causa maggiori problemi ai polmoni, al pancreas, all’intestino e al fegato. Per questa malattia non esiste ancora una cura risolutiva, anche se la ricerca ha compiuto notevoli progressi soprattutto in campo farmacologico mettendo a disposizione sempre nuovi principi attivi in grado di contrastare o ritardare la comparsa delle più temute complicanze della malattia di base.
Essendo una patologia sistemica e multiorgano, da molti anni si è compresa l’importanza di definire un modello di assistenza di tipo multidisciplinare e multiprofessionale con profilo di alta specializzazione.

In Italia la Legge 104/92 obbliga lo screening neonatale per la fibrosi cistica e la Legge 548/93, obbligando le Regioni all’istituzione di centri di cura specializzati, definisce le misure di prevenzione e di cura per la fibrosi cistica, garantisce la tutela dei malati sotto il profilo dell’assistenza, della spesa sanitaria, della pari dignità sociale.
Grazie a questi interventi oggi la fibrosi cistica è una malattia che può essere diagnosticata precocemente grazie alla diagnosi prenatale e allo screening neonatale, può essere vissuta dai pazienti e dai loro famigliari con una qualità di vita sicuramente migliore, grazie alla presenza nei centri di cura di personale specializzato nel supporto psicologico e socio sanitario.

Solo il continuo aggiornamento professionale degli operatori sanitari dei centri di cura e dei servizi collegati ad esso può garantire un approccio globale ed adeguato al paziente FC.